domenica 16 maggio 2010

Il mondo

No, stanotte amore non ho più pensato a te, ho aperto gli occhi ed ero in una stanza che non riconoscevo. Ho aperto gli occhi per guardare intorno a me. Ma intorno a me non c'era nessuno ed il mondo forse non girava neppure, perché c'era un silenzio così totale, così profondo, così vuoto e perfetto che se il mondo avesse girato come sempre me ne sarei accorta, avrebbe fatto almeno un cigolio, uno scricchiolio, un fruscio. Invece era tutto immobile e buio e ovattato e se non fosse stato maggio avrei detto che fuori c'era la neve. E chissà come faceva il mondo nello spazio senza fine a stare così immobile, a non accorgersi degli amori appena nati e degli amori già finiti, a non chiedersi che farsene della gioia e del dolore della gente intorno a me. E' vero, soltanto adesso io lo guardavo, mi perdevo nel suo silenzio e non ero niente, niente accanto a lui. Io non ero niente. Accanto a lui. Non ero niente. Niente. Non è vero che il mondo non si è fermato mai un momento, stanotte si è fermato, io sono sicura che si è fermato, si è fermato per un'ora, almeno, si è fermato per tutta la notte, si è fermato per sempre. Io pensavo, la notte insegue sempre il giorno, ed il giorno verrà. Io pensavo, vieni giorno, ti prego. Vieni.

Ma il giorno
non è venuto.

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