giovedì 20 maggio 2010

Motion picture soundtrack


Anche se so che mi prenderai per il culo ho fatto un cd con le stesse quindici canzoni che ascolto da non so più quanto tempo, le stesse quindici canzoni che canto in playback sulla FiPiLi mentre torno a casa dopo una settimana difficile che se non sto attenta mi dimentico di uscire a Lavoria e allora mi tocca prendere l'autostrada ma non voglio spendere 3 euro e 60. Le stesse quindici canzoni che ascolto a volume 31 mentre percorro tutte le piste ciclabili di Firenze per non sentire i rumori del mondo che mi vive intorno. Perché il mondo che mi vive intorno è troppo violento. Giacché chissà chi è il regista di questo film di fantascienza almeno la colonna sonora me la posso scegliere io, da sola. La colonna sonora dei miei dormiveglia, degli spostamenti e delle immobilità, dei pensieri d'amore, degli incontri e dei ritrovamenti, dei ritardi, delle attese, dei viaggi in ascensore, degli infiniti tentativi, delle risate, della fatica. Quando mi verrai a prendere in macchina probabilmente avrai un sacco di cose da raccontarmi ma io ti chiederò se posso mettere un cd perché anche le tue parole mi sembreranno troppo violente, perché se la realtà è una io ne voglio tante, perché sono qui ora ma potrei essere ovunque, ma è precisamente lì che voglio stare, accanto a te. Quando inizierà la prima canzone mi riderai in faccia ma continuerai a volermi bene, perché io sono così e lo sappiamo entrambi che non possiamo farci nulla. Quando inizierà la seconda canzone riderai ancora più forte e ormai già sappiamo che non ci sarà niente di nuovo, che siamo così prevedibili, che non ci conforta niente, nemmeno le parole che sappiamo a memoria, nemmeno le strade che potremmo percorrere a occhi chiusi, nemmeno gli odori che ti riconoscerei fra centomila altri esseri umani. Non ci conforta niente, nemmeno la voce di Syd Barrett, nemmeno l'assolo di chitarra di Jimmy Page, nemmeno le prime note di pianoforte di Perfect day, i sospiri di Jeff Buckley. E siamo sempre più soli, che DeAndré ci ha abbandonato, Gaber ci ha abbandonato, Rino Gaetano ci ha abbandonato e anche Giovanni Lindo Ferretti ci ha abbandonato. E siamo sempre più persi, che senza il navigatore satellitare abbiamo paura di non saper tornare a casa e siamo sempre più ridicoli: hai spento il telefono prima di andare a dormire ed ho creduto di essere morta per sempre.

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