Bicchieri di vino rosso, birre piccole, birre medie, crostini con patè di olive, gambe accavallate, stivali di camoscio, scarpe consumate, facce ancora abbronzate, facce già bianche, un posacenere, i tuoi capelli bruciati dal sole. Cinque euro accartocciati nella tasca destra dei pantaloni. Cinque euro costano stasera questi nostri sorrisi reciproci, familiari, conosciuti. Cinque euro a testa per appoggiare le mani su un tavolino di formica e guardarci negli occhi senza parlare, vestiti come ci si veste un banale martedì sera d'ottobre, con il libeccio che cala e la strada ancora bagnata della pioggia di ieri. Nessun odore, nessunissimo odore. Il buio dura veramente poco, il silenzio non si percepisce quasi. Sette euro e mezzo tra l'indice e il pollice, un pezzo da cinque, una moneta da due e una da cinquanta. Sette euro e mezzo per stare due ore seduti accanto, gomito a gomito, senza il coraggio di cambiare posizione. Ogni tanto sospirare. Quattro euro e venti per un pacchetto di Lucky Strike. Dodici per un pieno di metano. Tre e sessanta di autostrada.
-a me sono avanzati ottanta centesimi.
-a me due euro e trenta.
-ce la facciamo a comprare una moretti da 66 al bar della stazione.
I nostri vuoti incolmabili cerchiamo di riempirli così, a prezzi modici.
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