mercoledì 2 marzo 2011

Frutti

Con i piedi nella terra e le mani verso il cielo per illuderci di essere piante e non dover pagare l’imu, avere la partita iva, il telepass, la disoccupazione a requisiti ridotti. Con la faccia all’insù e la bocca aperta per qualche goccia di pioggia, qualche raggio di sole. La terra è fredda, sotto. E ruvida. E umida. Ma a volte anche dura e secca, come i marciapiedi. Il cielo ci guarda sempre, di giorno e poi di notte e poi di giorno e qualche volta le stelle non si vedono, ma ci sono di sicuro. Le stagioni prima o poi arrivano tutte, una alla volta: dopo l'inverno sempre la primavera. E a chi mi chiede un’albicocca io rispondo: -non posso dartela, sono un mandorlo.

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