che sia meno della gioia
Mariangela Gualtieri

Le mani tue che sono le mani di chi le mani le usa
le mani tue che non profumano quasi mai
fatti avanti, te che sai fare il pane
te che ti svegli sempre prima dell'alba
noi che guardiamo il sole sorgere sempre un po' più a sud
con i piedi nell'acqua tiepida
e tutti i nostri tramonti
le dita che si infilano nelle pance dei pesci
le dita che annodano e spezzano
annodano e spezzano
continuamente
i verbi all'indicativo futuro
e non avere il coraggio di chiedere
le strade di marina che sono le stesse di cinquant'anni fa
le nostre biciclette legate
e dopo questa estate settembre e poi ottobre e poi un altro inverno
e io che non so se sopravviverò
la pelle tua che non potrà mai essere una corazza
questa attesa lenta e impossibile e necessaria
questa lentezza assoluta
questo non chiedere nulla non dire nulla
questa mancanza di quasi tutto
i nostri gesti misuratissimi, gli articoli di giornale
le decisioni prese al tavolino di un bar
verso le nove di mattina
non è detto che parta
non è detto che parta
ma anche se partissi
lo sapevo che tutto il resto era un regalo
e non ho mai chiesto nulla
che fosse meno della gioia.
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