lunedì 5 luglio 2010
D'amore o di solitudine.
Preferiresti essere lasciato solo sotto il sole di mezzogiorno in piazza del Duomo a Firenze o sotto una pioggia snervante di fine inverno in un parcheggio della periferia di Ferrara? Preferiresti dover percorrere una lunga galleria in macchina o tanti piccoli tunnel in treno? Preferisci l'aria condizionata o i finestrini aperti? Vorresti morire d'amore o di solitudine? Ti ho chiesto se ti piacciono le castagne arrosto e lo so che a luglio è difficile rispondere. Ti ho chiesto se le nigeriane che ballano sulla statale 206 ti mettono allegria e lo so che ti sembra una domanda da non farsi. Ti vorrei anche chiedere come ti senti ora in questo preciso istante ma temo che non mi daresti una risposta convincente. Andiamo a mangiare un gelato, passeggiamo un po' in questa serata fin troppo estiva, parliamo di cose facili, parliamo di cose piccole, non stanchiamoci. Camminiamo piano, parliamo sotto voce, facciamo delle piccole risate, diciamoci solo cose superflue. Non leggiamo le insegne dei negozi, i cartelloni pubblicitari, i volantini, gli annunci, le targhe delle macchine, le scritte sui muri, i necrologi, non leggiamo nulla, non sforziamoci. Camminiamo piano come se fossimo in un universo parallelo, senza case, giardinetti, bollette, uffici postali, tabacchini. Camminiamo a caso, percorriamo i sensi unici all'incontrario e senza avere paura. Andiamo via da qui. Ma non lontanissimo. Aspettiamo l'alba, scommettiamo sul punto esatto in cui spunterà il sole, togliamoci la maglietta a maniche lunghe quando inizia a fare caldo, andiamo a letto e non svegliamoci finché non abbiamo fame. Cosa vorresti ora? Ora in questo preciso istante. Preferiresti un abbraccio o un frullato alla fragola con ghiaccio tritato? Preferiresti che cadesse il governo o una pioggia fresca? Dove vorresti morire? Come vorresti morire? Vorresti morire d'amore o di solitudine?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento