mercoledì 1 settembre 2010

Ti crederanno tutti


Parlavo di te alla gente ma senza fare nomi. Parlavo di te come si parla di un luogo che tutti conoscono ma che nessuno ha visto. Parlavo di te come se tu fossi molto più bello di quello che sei ma non importa e tutti comunque mi hanno creduto. Ho parlato di te come si parla dei regali ricevuti e mai scartati, ti ho descritto come una dimensione inaccessibile e pur sempre tangibile. Parlavo di te con la faccia seria, con l'impressione dello svelamento di un segreto. Ti ho descritto come si descrivono gli animali esotici, con termini tecnici, misurando le distanze e i volumi, i guadagni e le rimesse. Parlavo di te alla gente per necessità di condividerti, parlavo di te e non con te. Ti descrivevo come si descrivono le usanze di un'altra cultura, che non le puoi capire fino in fondo se non ci sei nato. E io invece ci sono nata. Mio malgrado, nostro malgrado. Parlavo di te come di una ricetta, ma di quelle della nonna, che le puoi imitare ma tanto non ti verrà mai bene come a lei ed era lo stesso un inganno perché alla fine nemmeno io sapevo qual'era l'ingrediente segreto. Ho parlato di te come se fossi una sigaretta senza filtro, un passaggio a livello, un setaccio. Ti ho chiesto infinite intime scuse ma alla fine parlavo di te con la voce finta dei telecronisti, di quelle donne belle che annunciavano i film negli anni novanta. Parlavo di te con nonchalance, come si parla dello zucchero di canna nel caffè o altre cose che fanno ridere. Alla fine ti descrivevo come si descrivono le commedie americane, i ristorantini aperti da poco, i vestiti comprati ai saldi. Alla fine potevo anche fare nomi, alla fine parlavo di te uguale a come si risponde alla domanda come stai. Dicendo solo parole imprecise, vaghe, inesatte. Alla fine eri un alberello di mandarini che ha già fruttato e ormai si aspetta la prossima stagione e invece no. Non parlerò più di te, te lo giuro. Non parlerò proprio. Nessuno saprà che sei come chi confessa di aver ammazzato qualcuno per coprire qualcun'altro anche se è innocente e quando confesserai
ti crederanno tutti.